Le prossime quattro partite potrebbero decidere il destino di Mihajlovic: riportarsi in corsa per l’Europa potrebbe valere la riconferma
Non bastano i tre risultati utili consecutivi del Torino per placare le voci sul futuro, almeno quello a lungo termine, del tecnico granata Mihajlovic. Il pareggio contro il Chievo, seppur in rimonta, infatti, ha nuovamente fatto aleggiare lo spettro del Toro grintoso (in parte) ma sprecone che adesso rischia davvero di mandare a monte tutti i progetti europei. I tanti punti persi, lasciati sul campo contro le dirette concorrenti ad un posto in Europa League, di cui il Chievo è solo l’ultima rappresentante, cominciano a pesare su Belotti e compagni ma anche sullo stesso Mihajlovic. “Raggiungeremo l’Europa in due anni” aveva dichiarato il tecnico al suo arrivo sotto la Mole e proprio da quel traguardo dipenderĂ la sua permanenza con il rinnovo del contratto che diventerĂ automatico solo in caso di qualificazione. E in caso contrario? In caso contrario sarĂ proprio la tanto agognata Europa a rappresentare un arma a doppio taglio. Se il Toro dovesse fallire, se anche quest’anno l’Europa League rimanesse un miraggio, un obiettivo ostentato, dichiarato ma mai veramente vicino al realizzarsi il futuro di Mihajlovic potrebbe prendere strade totalmente differenti. Scenari che, come ovvio, si apriranno solo a campionato concluso ma che intanto non possono lasciare indifferente il diretto interessato.
Se, infatti, la vittoria contro il Cagliari e, soprattutto, l’ottima prestazione del Torino contro l’Inter hanno salvato una panchina che traballava pericolosamente, il prossimo mese sarĂ certamente quello decisivo per comprendere le reali possibilitĂ della squadra e soprattutto quale potrebbe essere il destino di Mihajlovic. Quattro partite, quattro squadre contro cui il tecnico si dovrĂ giocare il tutto per tutto per dimostrare, sul campo e non a parole, che il suo è davvero un Toro migliore dei precedenti. Quattro partite nelle quali il Torino si giocherĂ un buon pezzo di Europa. Dopo il pareggio contro il Chievo, con annessi due punti sprecati, contro il Milan prima e l’Atalanta immediatamente dopo i passi falsi non possono essere ammessi. Dai rossoneri c’è soltanto un punto mentre i neroazzurri si trovano dietro di sole due lunghezze: vincere, a questo punto, è fondamentale per mettere un tassello verso un obiettivo di stagione che, in caso contrario, potrebbe irrimediabilmente sfuggire di mano. Due sfide determinanti soprattutto se si considerano i successivi avversari: la Lazio, in trasferta, e il Napoli ospite al Grande Torino non saranno di certo clienti facili per Belotti e compagni e, a maggior ragione, sprecare punti con formazioni piĂą alla portata sarebbe da considerarsi un vero e proprio delitto. Il tutto per tutto, si diceva. Il Toro non può sbagliare, deve cambiare passo e questa volta farlo definitivamente per se stesso e per il suo allenatore. “Non è che ogni partita dobbiamo rinnovare la fiducia al mister. E’ il nostro allenatore e lo sosteniamo”, ha dichiarato il Presidente Cairo ma la fiducia non può essere eterna e incondizionata. Il futuro di Mihajlovic al Toro si decide adesso: un altro passo falso potrebbe portargli via quello che l’Europa sembra destinata a regalargli.
miha si miha no…. boh!!!.. mi sembra che in molti abbiano ormai intuito la pochezza tecnica di questo allenatore, non scrivo tutti perchè non lo so, ma sicuramente molti….. ora il problema è se tenerlo o meno fino a fine stagione….. è un rischio e nessuna decisione è potenzialmente giusta…da… Leggi il resto »
Si vedrĂ … Contano i risultati, poco altro.
in questo mese spero vivamente che il serbo ignorante (di calcio) vada a caghè !!!
Il “di calcio” tra parentesi potevi ometterlo. Uno di quasi 50 anni che non sa chi era Anna Frank è ignorante a 360°. Condivido cmq la speranza.